John LIE A FO

John LIE A FO (1945-)

“Non posso fare altro che ciò che sono; per me, l'arte deve sempre attingere ai vivi. Questo è il motivo per cui mi sento vicino al dipinto di Corneille o Alechinsky. "

John LIE A FO ha sempre assaggiato l'incisione e la serigrafia, che ha insegnato a L'Aia, in stampe molto piccole in modo che ogni opera porti al suo interno una parte reale della sua anima, l'incisione che conferisce ai suoi pezzi rari un grande potere espressionista. Assaggia la gouache su carta per rappresentare l'universo dell'infanzia, i suoi balli gioiosi colorano o comunicano bambini, animali e fiori tropicali. Alla fine ha un sapore acrilico su tela o su legno, per le sue creazioni più forti, quali contenuti, la guerra del Suriname, la durezza della vita dei resti di Haiti. Abbraccia anche nel suo lavoro l'intera cosmologia delle culture creole caraibiche, culti voodoo, statuette e rituali di purificazione delle popolazioni haitiane o Nengue bushi, miti e culti sciamanici dei popoli amerindi.

La sua pittura è cubista, la sua pittura è CoBRA ma la sua pittura è anche simbolista, spirituale e universale.

Offre una sorprendente miscela caratteristica delle culture che hanno trovato la sua personalità, allo stesso tempo profondamente radicata nella terra dell'altopiano della Guyana, che a volte usava, argilla grezza, ma anche emergendo e gorgogliando dall'incrocio incessantemente rinnovato delle società sudamericane. ma anche della sua cultura pittorica eminentemente imparentata ed europea, alimentata dagli universi di Pablo Picasso, Georges Braque, Piet Mondrian, Wifredo Lam o Asger Jorn.

Spesso, agli occhi degli spettatori, sembra evocare Basquiat; è vero che cultura e cronologia li uniscono, ma dove si descrive la violenza angosciosa dell'universo delle megalopoli urbane, Lie A Fo, ci porta nel mondo vivente, colorato, a volte ipnotico, oh così potente e popolato dagli spiriti della grande foresta amazzonica.
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